Il programma aTom, sviluppato da Adding con la collaborazione di Solgeo, è un software per l’elaborazione tomografica 2D di strutture che utilizza metodiche di indagine soniche.
L’elaborazione fornisce la distribuzione dei campi di velocità lungo sezioni piane a partire dalla geometrica della struttura oggetto dell’indagine e dalle misure dei tempi di volo di segnali acustici emessi da trasmettitori e ricevuti da sensori posizionati sul perimetro della struttura.
Il programma può importare direttamente i file tempi registrati dalle apparecchiature Solgeo per misure soniche e ultrasoniche mod. CMS o da acquisitore Solgeo per misure Cross Hole in fori di sondaggio.
Il metodo tomografico consente di ricavare mappe della distribuzione della velocità delle onde lungo sezioni piane. Il punto di partenza è dato dalla misura dei tempi di propagazione lungo un elevato numero di percorsi i quali, con diverse inclinazioni, si incrociano mutuamente nella zona delimitata dalla geometria di posizionamento dei punti di trasmissione e ricezione.
I campi di velocità vengono ricavati con un procedimento di calcolo iterativo di tipo S.I.R.T. (Simultaneous Iterative Reconstruction Technique). Questo si basa sulla progressiva riduzione dello scarto fra i tempi misurati e i tempi calcolati dopo il processo di “ray-tracing” di tipo pseudo-bending, il quale ricostruisce l’andamento dei percorsi dei raggi in funzione del campo di velocità.
Un’analisi preliminare del database dei dati consente di selezionare i percorsi di misura da utilizzare nell’elaborazione, escludendo eventuali outlier.
L’area della sezione da elaborare viene delimitata da un perimetro che è definito dalla geometria di sorgente e ricevitori, oltre che dalla forma dell’oggetto indagato.
La sezione viene discretizzata attraverso una griglia rettangolare nei cui nodi vengono determinate le velocità, considerando variazioni bilineari della stessa lungo le maglie. Tale discretizzazione è giustificata dalla considerazione che le onde utilizzate, avendo lunghezza d’onda non nulla, mediano le caratteristiche elastiche del materiale in una fascia di larghezza finita (prima zona di Fresnel).
L’elaborazione viene eseguita iterativamente con una procedura in cui, ad ogni iterazione, vengono automaticamente aggiornati i valori di velocità corrispondenti ad ogni nodo della griglia e quindi viene ricostruito l’andamento dei percorsi dei raggi in funzione del campo di velocità e ricalcolati i tempi di percorso tra trasmettitore e ricevitore.
I risultati dell’elaborazione sono rappresentati sotto forma di tomogrammi a colori, che mostrano le variazioni del campo di velocità, associati alle rappresentazioni dei percorsi di misura così come sono tracciati dal procedimento di ray-tracing.